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Sono in molti, oggi, a notare una
vistosa sproporzione tra la rapidità con cui si susseguono
le notizie di cronaca che riguardano le questioni di bioetica
e il loro spessore problematico, che richiederebbe modi e
tempi di approfondimento ben diversi da quelli propri dell’informazione
mediatica. La bioetica, in effetti, occupa oggi lo spazio
dell’informazione non meno di quello della scienza, della
medicina e del sapere accademico in generale. Questioni delicate
e spinose come la fecondazione assistita, l’eutanasia, il
testamento biologico e la ricerca sulle cellule staminali
– per citare solo le più ricorrenti – sono all’ordine del
giorno anche nell’agenda dei parlamenti di numerosi Paesi.
Di bioetica, pertanto, siamo costretti a occuparci perfino
nostro malgrado, in qualità di cittadini che partecipano alla
gestione della cosa pubblica. È auspicabile, da questo punto
di vista, che ciascuno si formi un giudizio personale, critico
e ben fondato, in un contesto di sincero confronto scientifico
e culturale, al riparo da quel frenetico avvicendarsi di notizie
e di commenti a caldo su cui spesso rischia di appiattirsi
il dibattito bioetico, laddove ci si affretta a dichiararsi
“favorevoli” o “contrari” a questa e quell’altra pratica,
magari alla luce della contrapposizione tra “bioetica laica”
e “bioetica cattolica”. Questa contrapposizione, ricorrente
soprattutto in Italia, non aiuta a comprendere la posta in
gioco, poiché si tratta di una contrapposizione che nasce
su un terreno polemico che finisce per alimentare luoghi comuni
e slogan. Il ciclo di incontri che presentiamo – che prevede,
tra gli altri, l’intervento di studiosi ed esperti che hanno
svolto o svolgono tuttora la loro attività anche in seno al
Comitato Nazionale di Bioetica – ha dunque l’obiettivo di
stimolare una riflessione che sia libera da etichette precostituite
e da pregiudizi di ogni sorta. Perché ciò avvenga è necessario
un approccio critico che per un verso sia rispettoso del pluralismo
delle convinzioni e delle posizioni e che, per un altro verso,
proprio in quanto approccio critico, non si limiti
a prendere atto di questo pluralismo ma si sforzi di verificarne
la capacità di venire incontro al principio, universalmente
riconosciuto, del rispetto della dignità della persona umana
e dei suoi fondamentali diritti.
PROGRAMMA
Sabato 5 maggio 2007
La
fecondazione in vitro tra medicina ed etica
Martedì
29 maggio 2007
Etica
Laica ed Etica Religiosa in Bioetica. Problemi e prospettive
Sabato
27 ottobre 2007
Eutanasia
e accanimento terapeutico. Aspetti clinici e bioetici
Venerdì
29 febbraio 2008
Presentazione
del libro "La visione di Elifaz. Suggestioni ed esperienze
nella relazione di cura", di Anna Scialabba
Giovedì
8 maggio 2008
QUALE
FONDAZIONE PER LA NORMA "NON UCCIDERE"? Confronto
sul libro di Massimo Reichlin "Aborto. La morale oltre
il diritto".
Sabato
24 maggio 2008
DIGNITA'
DELLA PERSONA, DIRITTI UMANI E CONSENSO PUBBLICO. Quale metodo
per la bioetica italiana?
Sabato
25 ottobre 2008
IL TESTAMENTO BIOLOGICO TRA ETICA E DIRITTO
Giovedì
4 dicembre 2008
QUANDO LA COSCIENZA DORME. IL DIBATTITO BIOETICO SUL CASO ENGLARO
Lunedì
23 marzo 2009
MORTE CEREBRALE E TRAPIANTO D’ORGANI
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