La legge nuova è una legge scritta?
Circa il primo punto procediamo così. Sembra che la
legge nuova sia una legge scritta. La legge nuova è
infatti lo stesso Vangelo. Ma il Vangelo è scritto:
«queste cose sono state scritte affinché voi crediate» (Gv.
20). Dunque la legge nuova è una legge scritta.
2. Inoltre, la legge infusa è una legge di natura,
secondo quello che si legge nella Lettera ai Romani
(2, 14 e ss.): «Naturalmente fanno le cose che della
legge, coloro che hanno l’opera della legge scritta nei
loro cuori». Se dunque la legge del Vangelo fosse una
legge infusa, in nulla differirebbe dalla legge di natura.
3. Inoltre, la legge del Vangelo è propria di
coloro che si trovano nello stato del nuovo testamento. Ma
la legge infusa è comune sia a coloro che si trovano nello
stato del nuovo testamento, sia a quelli che si trovano
nello stato dell’antico testamento. Si dice infatti nella
Scrittura che la Sapienza divina «per le nazioni, entrando
nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti» (Sap.
7, 27). Dunque la legge nuova non è una legge infusa.
Ma di contro vi è il fatto che la legge nuova è la
legge del nuovo testamento, ovvero della nuova alleanza.
Ma la legge del nuovo testamento è infusa nel cuore.
Richiamano l’autorità di un passo di Geremia (31,
31 – 33), l’Apostolo dice infatti nella Lettera agli
Ebrei (8, 8-10): «Ecco vengono giorni, dice il
Signore, nei quali io stipulerò con la casa d’Israele e
con la casa di Giuda un’alleanza nuova»; spiega poi in che
cosa consista quest’alleanza: «E questa è l’alleanza che
io stipulerò con la casa d'Israele: porrò le mie leggi
nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori». Dunque la
legge nuova è una legge infusa.
Rispondo dicendo che, come dice Aristotele (Eth.
Nic. 9, 8), «ogni cosa sembra essere ciò che in essa
vi è di principale». Ora la cosa principale nella legge
del nuovo testamento, e nella quale consiste tutta la sua
virtù, è la grazia dello Spirito Santo, che è data
attraverso la fede in Cristo. Perciò la legge nuova
principalmente è la stessa grazia dello Spirito Santo, che
è data a coloro che hanno fede in Cristo. E questo appare
in maniera manifesta attraverso le parole di Paolo, che
dice della Lettera ai Romani (3, 27): «Dove sta
dunque il vanto? Esso è stato escluso. Da quale legge? Da
quella delle opere? No: dalla legge della fede». Paolo
chiama «legge» la grazia stessa della fede. È ancor più
espressamente si dice nella Lettera ai Romani (8,
2): «La legge dello Spirito che dà vita in Cristo mi
liberò dalla legge del peccato della morte». Di
conseguenza anche Agostino dice (De Spiritu et Littera,
24): «come la legge delle opere era stata scritta in
tavoli di pietra, così la legge della fede è stata scritta
nei cuori dei fedeli». E altrove: «Quali sono le leggi di
Dio scritte da Dio stesso nei cuori, se non la stessa
presenza dello Spirito Santo?» (ivi, 21).
Tuttavia la legge nuova contiene alcune cose che
dispongono alla grazia dello Spirito Santo, o usare in
maniera appropriata questa grazia, che sono in un certo
modo aspetti secondari della legge nuova e dei quali i
cristiani è necessario siano istruiti con le parole vive e
con gli scritti, che riguardano sia le cose da credere,
sia quelle da fare. Perciò bisogna dire che la legge nuova
è principalmente una legge infusa, secondariamente poi è
anche una legge scritta.
Risposta al primo argomento: ciò che è scritto nel
Vangelo non contiene che quelle cose che riguardano la
grazia dello Spirito Santo, o come cose che dispongono ad
essa, o come mezzi finalizzati all’uso di tale grazia.
Come cose che dispongono, con riguardo all’intelletto,
alla fede, attraverso la quale viene data la grazia dello
Spirito Santo, sono contenute nel Vangelo le cose che
riguardano la manifestazione della divinità o dell'umanità
di Cristo. Come cose che dispongono, con riguardo
all’affetto, alla fede, sono contenute nel Vangelo le cose
che riguardano il disprezzo del mondo, attraverso il quale
l'uomo diventa capace della grazia dello Spirito Santo: il
«mondo» infatti, cioè coloro che amano il mondo, «non può
ricevere lo Spirito Santo» (Gv. 14, 17). Invece,
l'uso della grazia spirituale consiste nelle opere della
virtù, alle quali in molti modi le parole scritte nel
Nuovo Testamento esortano gli uomini.
Risposta al secondo argomento: qualcosa può essere
infuso nell'uomo in due modi: primo, come elemento
appartenente alla natura umana: così è infusa nell'uomo la
legge naturale; in un altro modo, qualcosa è infuso
nell'uomo come un elemento sovrapposto alla natura,
attraverso il dono della grazia: in questo modo la legge
nuova è infusa nell'uomo, non solo come qualcosa che
indica che cosa si deve fare, ma anche come aiuto per
realizzarlo.
Risposta al terzo argomento: nessuno ha mai
ricevuto la grazia dello Spirito Santo se non attraverso
la fede in Cristo, esplicita o implicita ora, attraverso
la fede in Cristo, l'uomo appartiene alla nuova alleanza.
Quindi a tutti coloro i quali la legge di grazia è stata
infusa, in base a questo appartengono alla nuova alleanza. |