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SAN TOMMASO D'AQUINO

 

SULLA LEGGE

 

SOMMA TEOLOGICA

PRIMA SECUNDAE (I-II)

(Trad. Giuseppina D'Addelfio)

QUAESTIO 93

Sulla legge eterna

ARTICOLO 4

 

Le cose necessarie sono soggette alla legge eterna?

 

 

Circa il quarto punto procediamo così. Sembra che le cose necessarie ed eterne siano soggette alla legge eterna. Infatti, tutto ciò che è razionale è soggetto alla ragione. Ma la volontà divina è razionale, perché è giusta. Dunque è soggetta alla ragione. Ma la legge eterna è la ragione divina. Pertanto la volontà di Dio è soggetta alla legge eterna. Infatti la volontà di Dio è qualcosa di eterno. Dunque anche le cose necessarie ed eterne sono soggette alla legge eterna.

 

2. Inoltre, ciò che è soggetto ad un re, è soggetto alla legge di questo re. Ora, il Figlio, come si legge nella Prima Lettera ai Corinti, (15, 24, 28), «sarà sottoposto a Dio Padre, quando gli consegnerà il regno». Dunque il Figlio, che è eterno, è soggetto alla legge eterna.

 

3. Inoltre, la legge eterna è la ragione della divina provvidenza. Ma molte cose necessaria sono soggette alla divina provvidenza: così le proprietà immutabili delle sostanze incorporee e dei corpi celesti. Dunque, alla legge eterna sono soggette anche le cose necessarie.

 

Ma di contro vi è il fatto che è impossibile che le cose necessarie siano diverse da come sono, dunque non hanno bisogno di freno che li trattenga. Ma la legge è imposta agli uomini perché siano trattenuti dai mali, come emerge dalle cose dette sopra (q. 92, a. 2). Dunque, le cose che sono necessarie non sono soggette alla legge.

 

Rispondo dicendo che, come è stato detto sopra (a. 1), la legge eterna è ragione divina che governa. Dunque, tutte le cose che sono soggette al governo divino, sottostanno anche alla legge eterna; quelle che invece non sono soggette al governo divino, non sottostanno nemmeno alla legge eterna. La distinzione di queste cose può essere chiarita da un fatto d’esperienza. Infatti al governo dell’uomo sono soggette quelle cose che possono essere fatte dagli uomini; le cose che, invece, appartengono alla natura dell’uomo – avere l’anima, o mani, o piedi – non sottostanno al governo umano. Così dunque alla legge eterna sono soggette tutte quelle cose che sono nelle cose create da Dio, siano esse contingenti o necessarie; le cose che, invece, appartengono alla natura ovvero all’essenza divina, non sottostanno alla legge eterna, ma si identificano realmente con la stessa legge eterna.

 

Risposta al primo argomento: della volontà di Dio si può parlare in maniera duplice. In un modo, in riferimento alla volontà medesima: e così la volontà, essendo l’essenza stessa di Dio, non è sottoposta al governo divino né alla legge eterna, ma si identifica con la legge eterna. In altro modo possiamo parlare della volontà divina, in riferimento alle cose che Dio vuole intorno alle creature: e queste sono soggette alla legge eterna, nella misura in cui la loro ragione [ratio] si trova nella divina sapienza. E rispetto alla loro ragione la volontà di Dio è detta razionale. Altrimenti, cioè per ragione di se medesima, maggiormente deve essere detta essa stessa ragione.

 

Risposta al secondo argomento: il Figlio di Dio non è creato da Dio, ma naturalmente da lui generato. E, perciò, non è sottoposto alla divina provvidenza o alla legge eterna, ma piuttosto egli stesso è, per una certa appropriazione, legge eterna, come emerge dal De Vera Religione (c.  31) di Agostino. Ora, si dice che è soggetto al Padre in ragione dell’umana natura, secondo la quale si dice (Gv 14, 28) pure che il Padre è maggiore di lui.

 

Il terzo argomento viene accettato, perché si riferisce a creature necessarie.

 

Risposta al quarto argomento: come afferma il Filosofo nel quinto libro della Metafisica (c. 5), certi enti necessari hanno una causa della loro necessità: e così hanno da altro la loro impossibilità di essere diversamente da come sono. E ciò stesso costruisce un freno assai efficace: infatti le cose che sono trattenute, si dice che sono frenate, nella misura in cui non possono fare diversamente da come si dispone di essi.

 

 
     

SULLA LEGGE

SULLA LEGGE IN GENERALE

I-II, q. 90, Sull’essenza della legge

I-II, q. 91, Le diverse leggi

I-II, q. 92, Sugli effetti della legge

SULLE PARTI DELLA LEGGE

Legge eterna

I-II, q. 93, Sulla legge eterna

Legge naturale

I-II, q. 94, Sulla legge naturale

Legge umana

I-II, q. 95, Sulla legge umana in se stessa

I-II, q. 96, Sul potere della legge umana

I-II, q. 97, Sul cambiamento delle leggi

Legge antica

I-II, q. 98, Sulla legge antica

I-II, q. 99, Sulla distinzione dei precetti della legge antica

I-II, q. 100, Sui precetti morali

I-II, q. 101, Sui precetti cerimoniali in se stessi

I-II, q. 102, Sulle cause dei precetti cerimoniali

I-II, q. 103, Sulla durata dei precetti cerimoniali

I-II, q. 104, Sui precetti giudiziali

I-II, q. 105, Sulla natura dei precetti giudiziali

Legge nuova

I-II, q. 106, Sulla legge nuova (che è la legge del Vangelo) in se stessa

I-II, q. 107, Sul confronto tra la legge nuova e la legge antica

I-II, q. 108, Sulle cose che sono contenute nella legge nuova