La legge antica proveniva
da Dio?
Circa il secondo punto
procediamo così: Sembra che la legge antica non
provenisse da Dio. Dice infatti il Deuteronomio
(32, 4): «le opere di Dio sono perfette». La legge invece
era imperfetta, come è stato detto sopra (a. praec.; q.
91, a. 5). Dunque, la legge antica non proveniva da Dio.
2. Inoltre, nel
libro del Siracide (3, 14), si dice che «Capii che
tutte le opere che Dio fece, durano in eterno». Ma la
legge antica non è durata in eterno; dice infatti
l’Apostolo nella Lettera agli Ebrei (7, 18) «Si ha
così l’abrogazione di un ordinamento precedente a causa
della sua debolezza e inutilità». Dunque, la legge antica
non proveniva da Dio.
3. Inoltre, è
compito del legislatore sapiente non solo eliminare i
mali, ma anche le occasioni dei mali. Ma la legge fu
occasione di peccato, come è stato detto sopra (a. praec.,
ad. 2). Dunque non poteva essere proprio di Dio, cui
«nessun legislatore è simile», come si dice in Giobbe
(36, 22), dare una tale legge.
4. Inoltre, nella Prima lettera a Timoteo
(2,4): «Dio vuole che tutti gli uomini divengano salvi».
Ma la legge antica non era sufficiente alla salvezza, come
è stato detto (a. praec.; q. 91, a. 5). Dunque non poteva
essere proprio di Dio dare una tale legge. La legge
antica, dunque, non viene da Dio.
Ma di contro vi è ciò che il Signore dice parlando
agli Ebrei, ai quali la legge antica era stata data (Mt.
15, 6): «Avete reso nullo il comandamento di Dio a causa
della vostra tradizione». E poco prima (v. 4): «Onora tuo
padre e tua madre»; che è chiaramente contenuto nella
legge antica (Es. 20, 12; Deut. 5, 16).
Dunque la legge proviene da Dio.
Rispondo dicendo che la legge antica fu data da un
Dio buono, che è Padre del Signore Nostro Gesù Cristo.
Infatti la legge antica guidava gli uomini verso Cristo in
due modi. In un modo, dando testimonianza a Cristo; dice
infatti egli stesso nel Vangelo secondo Luca: «Era
necessario che si adempissero tutte le cose scritte su di
me nella legge, nei salmi, nei profeti»; e nel Vangelo
secondo Giovanni «Se aveste creduto a Mosè, avreste forse
creduto anche a me, poiché egli ha scritto di me». In un
altro modo, come una certa predisposizione, poiché
allontanando gli uomini dal culto idolatrino, li
raccoglieva nel culto dell’unico Dio, dal quale il genere
umano doveva essere salvato per mezzo di Cristo. Di
conseguenza, l’Apostolo dice nella Lettera ai Galati
(3, 23): «Prima che venisse la fede eravamo rinchiusi
sotto la custodia della legge, in quella fede che doveva
essere rivelata». Ora, è evidente che predisporre al fine
e condurre a questo stesso fine è proprio dello stesso; e
dico dello stesso per sé o mediante quelli che sono a lui
soggetti. Infatti il demonio non avrebbe potuto dare la
legge, attraverso la quale gli uomini sono condotti a
Cristo, che lo avrebbe scacciato, secondo quello che è
scritto nel Vangelo secondo Matteo (12, 26): «Se Satana
scaccia Satana, il suo regno è diviso». E perciò dallo
stesso Dio dal quale è venuta la salvezza degli uomini per
grazia di Cristo, la legge antica è stata data.
Risposta al primo argomento: niente impedisce che
una cosa non sia perfetta in senso assoluto e che tuttavia
questa cosa sia perfetta rispetto a un dato tempo: così
qualcuno viene detto fanciullo perfetto non in assoluto,
ma rispetto alla sua età. Così anche i precetti che si
danno ai bambini sono certamente perfetti rispetto alla
condizione di coloro ai quali sono dati, sebbene non siano
perfetti in modo assoluto. E tali furono i precetti della
legge. Di conseguenza, l’Apostolo dice nella Lettera ai
Galati (3, 24): «La legge fu il nostro pedagogo che ci
ha condotto a Cristo».
Risposta al secondo argomento: durano in eterno le
opere di Dio che Dio fece in modo tale che durassero in
eterno: e queste sono quelle che sono perfette. Ora, la
legge antica è stata abrogata nel tempo della perfezione
della grazia, non in quanto cattiva, ma in quanto debole e
inutile per codesto tempo: perché, come viene aggiunto,
«la legge non ha portato nulla a perfezione». Di
conseguenza, l’Apostolo dice nella Lettera ai Galati
(3, 25): «Quando è giunta la fede, allora non siamo più
sotto il pedagogo».
Risposta al terzo argomento: come è stato detto
sopra (q. 79, a. 4), talora Dio permette che alcuni cadano
in peccato, perché si umilino. Così anche volle dare una
legge tale che gli uomini non potessero adempierla,
cosicché allora gli uomini presuntuosi si scoprissero
peccatori e umiliati ricorressero all’aiuto della grazia.
Risposta al quarto argomento: sebbene la legge
antica non fosse sufficiente a salvare l’uomo, tuttavia vi
era un altro aiuto offerto agli uomini da Dio insieme con
la legge, attraverso il quale potersi salvare: la fede nel
Mediatore, attraverso la quale gli antihi padri furono
giustificati, così come anche noi siamo giustificati. E
così Dio non mancò di dare agli uomini aiuti per la loro
salvezza. |