Home About International University Project Conferences Courses Lectures Projects Publications Readings Contribute Contact      

home \ projects \ step \ trattato sulla legge \ quaestio 104 \ articolo 2

STEP home

Trattato sulla Legge

Conferenze

Saggi

Studiosi

Link utili

 

 


 
 
STEP - St. Thomas Education Project
 
     
 
<<<   ARTICOLO   >>>
 
 

SAN TOMMASO D'AQUINO

 

SULLA LEGGE

 

SOMMA TEOLOGICA

PRIMA SECUNDAE (I-II)

(Trad. Giuseppina D'Addelfio)

QUAESTIO 104

Sui precetti giudiziali

ARTICOLO 2

 

I precetti giudiziali sono figurativi?

 

 

Circa il secondo punto procediamo così. Sembra che i precetti giudiziali non figurino nulla. Questa infatti sembra essere una prerogativa propria dei precetti cerimoniali, che furono istituiti per prefigurare qualcos'altro. Se dunque anche i precetti giudiziali qualcosa, non vi sarebbe differenza tra i precetti giudiziali e quelli di cerimoniali.

 

2. Inoltre, come al popolo ebreo o furono dati certi precetti giudiziali, così allo stesso modo agli altri popoli dei pagani. ora, i precetti giudiziali degli altri popoli non raffigurano nulla, ma ordinano ciò che si deve fare. Dunque sembra che neppure i precetti giudiziali della legge antica figurino qualcosa.

 

3. Inoltre, le cose che riguardano il culto divino, era necessario che venissero insegnate sotto forma di figura, perché le cose di Dio sorpassano la nostra ragione, come è stato detto sopra [q. 101, a. 1]. Ma i doveri verso il prossimo non sorpassano la nostra ragione. Quindi non era necessario che attraverso i precetti giudiziali, che ci ordinano al prossimo, venisse figurata qualcosa.

 

Ma di contro vi è il fatto che, nell’Esodo [21], i precetti giudiziali vengono spiegati in senso allegorico e morale.

 

Rispondo dicendo che un precetto può essere figurativo in due maniere. Innanzitutto, primariamente e per se stesso: cioè nel senso che esso è stabilito principalmente per figurare qualcosa. E in tal modo sono figurare i precetti cerimoniali: essi furono istituiti per figurare qualcosa riguardante il culto di Dio e il mistero di Cristo. – Altri precetti invece sono figurativi non primariamente e per se stessi, ma indirettamente. E in questo modo i precetti giudiziali della legge antica sono figurativi. Essi infatti non furono stabiliti per rappresentare qualche cosa, ma per ordinare la vita del popolo ebreo secondo giustizia ed equità. Indirettamente però figuravano qualcosa, nella misura in cui tutta la vita di codesto popolo, che era organizzata attraverso tali precetti, era figurativa, secondo quello che si dice nella Prima Lettera ai Corinzi (10, 11): «ogni cosa accadeva loro in figura».

 

Risposta al primo argomento: i precetti cerimoniali sono figurativi in maniera diversa da quelli giudiziali, come è stato appena detto.

 

Risposta al secondo argomento: il popolo ebreo era stato scelto da Dio perché da esso sarebbe nato Cristo. Perciò era necessario che l'intera condizione di quel popolo fosse profetica e figurativa, come dice Agostino [22 Contra Faustum, 24]. E per questo anche i precetti giudiziali insegnati a quel popolo hanno un maggiore valore figurativo, rispetto a quelli di altri popoli. Così anche le guerre e le imprese di quel popolo si possono spiegare in senso mistico, non così invece le guerre e le imprese degli Assiri o dei Romani, sebbene secondo criteri umani siano più famosi.

 

Risposta al terzo argomento: l’essere ordinati al prossimo, in quel popolo, se considerata in se stesso, era alla portata della ragione. Ma se considerato nella prospettiva del culto di Dio, superava la ragione. Ed è in questo senso che era figurativo.

 

 
     

SULLA LEGGE

SULLA LEGGE IN GENERALE

I-II, q. 90, Sull’essenza della legge

I-II, q. 91, Le diverse leggi

I-II, q. 92, Sugli effetti della legge

SULLE PARTI DELLA LEGGE

Legge eterna

I-II, q. 93, Sulla legge eterna

Legge naturale

I-II, q. 94, Sulla legge naturale

Legge umana

I-II, q. 95, Sulla legge umana in se stessa

I-II, q. 96, Sul potere della legge umana

I-II, q. 97, Sul cambiamento delle leggi

Legge antica

I-II, q. 98, Sulla legge antica

I-II, q. 99, Sulla distinzione dei precetti della legge antica

I-II, q. 100, Sui precetti morali

I-II, q. 101, Sui precetti cerimoniali in se stessi

I-II, q. 102, Sulle cause dei precetti cerimoniali

I-II, q. 103, Sulla durata dei precetti cerimoniali

I-II, q. 104, Sui precetti giudiziali

I-II, q. 105, Sulla natura dei precetti giudiziali

Legge nuova

I-II, q. 106, Sulla legge nuova (che è la legge del Vangelo) in se stessa

I-II, q. 107, Sul confronto tra la legge nuova e la legge antica

I-II, q. 108, Sulle cose che sono contenute nella legge nuova