I precetti giudiziali sono figurativi?
Circa il secondo punto procediamo così. Sembra che
i precetti giudiziali non figurino nulla. Questa infatti
sembra essere una prerogativa propria dei precetti
cerimoniali, che furono istituiti per prefigurare
qualcos'altro. Se dunque anche i precetti giudiziali
qualcosa, non vi sarebbe differenza tra i precetti
giudiziali e quelli di cerimoniali.
2. Inoltre, come al popolo ebreo o furono dati
certi precetti giudiziali, così allo stesso modo agli
altri popoli dei pagani. ora, i precetti giudiziali degli
altri popoli non raffigurano nulla, ma ordinano ciò che si
deve fare. Dunque sembra che neppure i precetti giudiziali
della legge antica figurino qualcosa.
3. Inoltre, le cose che riguardano il culto divino,
era necessario che venissero insegnate sotto forma di
figura, perché le cose di Dio sorpassano la nostra
ragione, come è stato detto sopra [q. 101, a. 1]. Ma i
doveri verso il prossimo non sorpassano la nostra ragione.
Quindi non era necessario che attraverso i precetti
giudiziali, che ci ordinano al prossimo, venisse figurata
qualcosa.
Ma di contro vi è il fatto che, nell’Esodo
[21], i precetti giudiziali vengono spiegati in senso
allegorico e morale.
Rispondo dicendo che un precetto può essere
figurativo in due maniere. Innanzitutto, primariamente e
per se stesso: cioè nel senso che esso è stabilito
principalmente per figurare qualcosa. E in tal modo sono
figurare i precetti cerimoniali: essi furono istituiti per
figurare qualcosa riguardante il culto di Dio e il mistero
di Cristo. – Altri precetti invece sono figurativi non
primariamente e per se stessi, ma indirettamente. E in
questo modo i precetti giudiziali della legge antica sono
figurativi. Essi infatti non furono stabiliti per
rappresentare qualche cosa, ma per ordinare la vita del
popolo ebreo secondo giustizia ed equità. Indirettamente
però figuravano qualcosa, nella misura in cui tutta la
vita di codesto popolo, che era organizzata attraverso
tali precetti, era figurativa, secondo quello che si dice
nella Prima Lettera ai Corinzi (10, 11): «ogni cosa
accadeva loro in figura».
Risposta al primo argomento: i precetti cerimoniali
sono figurativi in maniera diversa da quelli giudiziali,
come è stato appena detto.
Risposta al secondo argomento: il popolo ebreo era
stato scelto da Dio perché da esso sarebbe nato Cristo.
Perciò era necessario che l'intera condizione di quel
popolo fosse profetica e figurativa, come dice Agostino [22
Contra Faustum, 24]. E per questo anche i precetti
giudiziali insegnati a quel popolo hanno un maggiore
valore figurativo, rispetto a quelli di altri popoli. Così
anche le guerre e le imprese di quel popolo si possono
spiegare in senso mistico, non così invece le guerre e le
imprese degli Assiri o dei Romani, sebbene secondo criteri
umani siano più famosi.
Risposta al terzo argomento: l’essere ordinati al
prossimo, in quel popolo, se considerata in se stesso, era
alla portata della ragione. Ma se considerato nella
prospettiva del culto di Dio, superava la ragione. Ed è in
questo senso che era figurativo. |