La legge nuova doveva esser data all'inizio del mondo ?
Circa il terzo punto procediamo così. Sembra che la
legge nuova si dovesse dare all'inizio del mondo. Come si
legge infatti nella Lettera ai Romani (2, 11):
«Presso Dio non c’è differenza di persone»; ma «tutti gli
uomini peccarono e hanno bisogno della gloria di Dio» (3,
23). Dunque la legge del Vangelo doveva esser data
all'inizio del mondo, affinché da essa venissero soccorsi
tutti gli uomini.
2. Inoltre, come i luoghi diversi abitano uomini
diversi, così anche in epoche diverse. Ma Dio, il quale,
come si dice nella Prima Lettera a Timoteo (2, 4):
«vuole che tutti gli uomini si salvino», comandò che si
predicasse il Vangelo in tutti i luoghi (Mt. 28, 19
e Mc. 16, 15). Dunque in tutte le epoche ci doveva
essere la legge del Vangelo, che quindi doveva esser data
all'inizio del mondo.
3. Inoltre, per l'uomo è più necessaria la salvezza
spirituale, che è eterna, piuttosto che quella del corpo,
che è temporale. Ma Dio all'inizio del mondo fornì
all'uomo quelle cose che sono necessarie alla salvezza del
corpo, dando in suo potere tutte le cose che erano state
create per lui, come emerge dalla Genesi (1, 26 e
ss.). Dunque anche la legge nuova, che è massimamente
necessaria alla salvezza spirituale, doveva esser data
agli uomini sin dal principio del mondo.
Ma di contro vi è ciò che Paolo dice nella Prima
Lettera ai Corinzi (15, 46): «Non è primo l'elemento
spirituale, ma quello animale». Ora, la legge nuova è
massimamente spirituale. Dunque la legge nuova non doveva
esser data sin dall'inizio del mondo.
Rispondo dicendo che, si possono addurre tre
ragioni, per provare che la legge nuova non dovrebbe esser
data sin dal principio del mondo. La prima di queste
consiste nel fatto che, come è stato detto sopra (art. 1),
codesta legge consiste principalmente grazia dello Spirito
Santo, che non doveva esser data in abbondanza prima di
aver tolto dal genere umano, ogni impedimento del peccato,
con la redenzione realizzata da Cristo. Si legge infatti
nel Vangelo: «Non era ancora stato dato lo Spirito, perchè
Gesù non era stato glorificato» (Gv. 7, 39). Questa
ragione viene poi richiamata esplicitamente da Paolo nella
Lettera ai Romani (8, 2 e ss.), nella quale dopo
aver ricordato «La legge dello Spirito di vita», aggiunge:
«Dio, inviando suo Figlio in una carne simile a quella del
peccato, condannò il peccato nella carne, perchè la
giustificazione della legge si adempisse in noi».
La seconda ragione che dimostra che la legge nuova non
doveva esser data sin dal principio del mondo, si può
desumere dalla sua perfezione. Niente infatti raggiunge la
propria perfezione subito all’inizio, ma con il
trascorrere del tempo: così ciascuno è prima un fanciullo,
poi un uomo. Anche ragione viene richiamata da Paolo
nella Lettera ai Galati (3, 24 e ss.): «La legge è
per noi come un pedagogo che ci ha condotti a Cristo,
perchè fossimo giustificati attraverso la fede. Ma appena
è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo»,
La terza ragione si desume dal fatto che la legge nuova è
legge di grazia; perciò, per prima cosa, era necessario
che l’uomo fosse lasciato a se stesso nello stato della
legge antica, affinché, cadendo nel peccato e riconoscendo
la sua debolezza, riconoscesse di aver bisogno della
grazia. E questa ragione viene pure richiamata da Paolo,
ancora nella Lettera ai Romani (5, 20 e ss.), dove
si dice: «La legge sopraggiunse dove abbondava il peccato
e, dove abbondava il peccato, sovrabbondò la grazia».
Risposta al primo argomento: il genere umano, a
causa del peccato del suo progenitore, meritò di essere
privato dell’aiuto della grazia. Perciò, come dice
Agostino, «per coloro ai quali [tale aiuto] non è dato, si
ha un atto di giustizia; per coloro ai quali invece è
dato, un atto di grazia». Di conseguenza non si fanno
differenze di persone presso Dio, per il fatto che, fin
dall’inizio del mondo, non a tutti fu concessa la legge
della grazia, la quale doveva essere data con un certo
ordine, come è stato appena detto.
Risposta al secondo argomento: non la diversità dei
luoghi determina diversità nel genere umano, la diversità
dei tempi. Per questo, in tutti i luoghi viene offerta la
legge nuova, ma non in tutti i tempi, sebbene sia
possibile che in ogni tempo vi furono alcuni appartenetti
alla nuova alleanza, come è stato detto.
Risposta al terzo argomento: le cose che riguardano
la salute del corpo servono all’uomo per conservare la
propria natura, che non è distrutta dal peccato. Ma le
cose che riguardano la salute spirituale, sono ordinate
alla grazia, che si perde con il peccato. E perciò non è
simile la loro natura. |