La legge nuova è contenuta nella legge antica?
Circa il terzo punto procediamo così. Sembra che la
legge nuova non sia contenuta nella legge antica. La legge
nuova infatti consiste principalmente nella fede; viene
infatti detta «legge della fede» (Rom. 3, 27). Ma
nella legge nuova sono insegnati molti dogmi della fede
che non sono contenuti nella legge antica. Dunque la legge
nuova non è contenuta nella legge antica.
2. Inoltre, nel commentare il passo evangelico
«Chi avrà violato uno solo di questi precetti più piccoli»
(Mt. 5, 19), la Glossa dice che i comandi
della legge sono piccoli, mentre quelli del Vangelo sono
più grandi. Ora, una cosa più grande non può essere
contenuta in una più piccola. Dunque le legge nuova non è
contenuta in quella antica.
3. Inoltre, ciò che è contenuto in altro, è
simultaneo a ciò che lo contiene. Se dunque legge nuova
fosse contenuta in quella antica, ne seguirebbe che,
avendo la legge antica, si avrebbe anche la legge nuova.
Era quindi inutile dare la legge nuova, essendovi già
quella antica. Dunque la legge nuova non è contenuta in
quella antica.
Ma di contro vi è ciò che si dice nel libro di
Ezechiele (1, 16): «una ruota era dentro l'altra». E
San Gregorio spiega: «il nuovo testamento era dentro il
vecchio».
Rispondo dicendo che qualcosa è contenuta in
un’altra in un modo duplice. Primo, in maniera attuale,
cioè come qualcosa è localizzata in un luogo. In un altro
modo, in maniera potenziale, come un effetto nella sua
causa, o come il completamento di una cosa in una cosa
incompleta: ad esempio come nel genere è contenuta
potenzialmente la specie, o come nel seme è contenuto
tutto l'albero. Proprio in questo modo la legge nuova è
contenuta nella legge antica: è stato detto [art. 1]
infatti che la legge nuova viene paragonata alla legge
antica così come ciò che è perfetto a ciò che è
imperfetto. Di conseguenza il Crisostomo, esponendo il
passo evangelico «la terra produce da sé stessa il frutto,
prima l'erba, poi la spiga, poi il grano nella spiga» (Mc.
4, 28), dica così: «Prima produce l'erba con la legge
naturale, poi le spighe con la legge di Mosé, quindi il
grano perfetto con il Vangelo». Così dunque la legge nuova
è nella legge antica al modo del frutto nella spiga.
Risposta al primo argomento: tutti i dogmi che nel
nuovo Testamento sono insegnati esplicitamente e
apertamente, venivano insegnati nell'antico Testamento, ma
implicitamente e sotto una figura. E in base a questo,
anche rispetto alle cose in cui credere, la legge nuova è
contenuta nella legge antica.
Risposta al secondo argomento: i precetti della
legge nuova sono maggiori di quelli della legge antica, in
base ad una più esplicita manifestazione. In base però
alla loro sostanza sono già tutti contenuti nell'antico
Testamento. Di conseguenza Agostino dice: «Quasi tutti gli
ammonimenti e i precetti del Signore, dove egli ripete:
"Io invece vi dico", si trovano anche in quegli antichi
libri. Ma poiché per omicidio ci si limitava ad intendere
l'uccisione del corpo umano, il Signore rivelò che ogni
moto cattivo, che tende a danneggiare il fratello, si deve
ritenere appartenente al genere dell'omicidio» (19
Contra Faustum, 23). E, rispetto a tali
chiarificazioni, i precetti della legge nuova si dicono
maggiori dei precetti della legge antica. Tuttavia niente
impedisce che una cosa più grande sia contenuta
potenzialmente in una più piccola, come l'albero è
contenuto nel seme.
Risposta al terzo argomento: ciò che è implicito,
deve essere esplicitato. Ecco perché dopo che la legge
antica era stata data, fu necessario dare anche la legge
nuova. |